La squadra è fondamentale per il tuo scacco matto
La mano aperta tiene il Re sul palmo e l’imbattibile campione e maestro russo invita Beth ad afferrare il suo Destino.
In questo gesto, scena intensa della serie tv The Queen’s Gambit, tra le più seguite dell’ultimo periodo, ci ritroviamo tutti con lo stesso dubbio e stupore della protagonista.
Il destino, il futuro sono veramente nelle nostre mani?
Beth, è una bambina geniale, cresciuta in un orfanotrofio che mostra sin da piccola il suo talento naturale per gli scacchi, portandola nel tempo ad affrontare i più grandi campioni.
Non è la solita storia di riscatto sociale, perché ci mostra una persona in preda alle sue manie e dipendenze, vittima o carnefice di alcool e psicofarmaci che la portano a gettar via vittorie e successo.
La protagonista, ossessionata da demoni e fantasmi, capisce ben presto che il talento da solo non basta, servono nottate di studio, allenamento sulla scacchiera e soprattutto, pur in una disciplina individuale, occorre sempre l’aiuto di una squadra.
Il cammino di Beth è il cammino di ogni Imprenditore e Professionista, che voglia far fruttare il proprio talento naturale, muovendo i giusti pezzi sulla scacchiera del Business.
Quando entri nelle aziende, di qualsiasi settore, spesso ti rendi conto di come il fallimento, il mancato raggiungimento di risultati soddisfacenti, siano conseguenza di attori che non si assumono la responsabilità del proprio talento.
La responsabilità di sé stessi e degli altri, implica che le tue abilità, le tue capacità naturali, devono essere allenate e migliorate in modo constante e continuo, che un prezzo da pagare c’è sempre, il punto è decidere quale sia questo prezzo.
Da una parte c’è la scelta di uno studio, di una pianificazione, di un allenamento continui, che magari fanno passare qualche notte in bianco, qualche cena o aperitivo in meno, lasciando ad altri il tempo delle lamentele e del pettegolezzo.
Dall’altra la strada comoda, di un atteggiamento reattivo, solo istinto e emozioni, che vive del tutto e subito oppure niente, che incolpa governo, famiglia, amici, mercato se le cose non vanno come devono andare.
Lo studio delle mosse esatte, delle strategie giuste imparando anche dall’avversario, implica come intuisce Beth che è necessario anche chiedere aiuto perché da soli non si vince.
Un Leader oggi, per quanto spesso si trovi da solo e spesso questa solitudine sia necessaria, deve intuire e percepire l’importanza di una squadra proattiva, allineata, pronta ad accettare le sfide.
La creazione di una squadra del genere, ovvio, è un ulteriore conferma che ci vogliono tempo e impegno, acume e capacità di riconoscere le persone giuste e farle crescere con fiducia e attenzione.
L’errore è inevitabile e per questo oggetto di studio e pianificazione, non serve lanciare all’aria tutti i pezzi della scacchiera quando si perde, anzi bisogna rimanere incollati e capire quali erano le alternative a nostra disposizione.
Nel lavoro quotidiano di LeadershipLlab, lo scambio reciproco, la scoperta di nuove strategie e l’attenzione alle storie degli altri, sono gli aspetti che più spingono le persone a migliorarsi.
Il nostro metodo, lo sapete, è quello di entrare nei problemi delle aziende, anzi spesso è proprio quello di cercare problemi, laddove sembrano non esserci, anticipando il mercato, perché solo cosi potremo evitare di farci trovare impreparati.
La storia ci sta dimostrando che è molto semplice e immediato finire sotto scacco.
Il nostro dovere è quello di impegnarsi ogni giorno, gettando via il nostro egoismo, metterci testa, cuore, passione, studio e dare scacco matto ad ogni tipo di crisi.
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Business Designer e Coach Aziendale da oltre 30 anni.
Fondatore di LeadershipLab e Ideatore del Metodo BPS®, OGGI Allena Imprenditori a Prendere Decisioni di Business Efficaci.
